The Escape – Uno Shortspot per l’ultima fatica di Blomkamp

Ormai è già quasi una notizia vecchia. Il 23 Ottobre l'ultimo cortometraggio di Neill Blomkamp, prodotto e commissionato da BMW, ha debuttato sul web, raccogliendo in poco più di una settimana oltre 2,5 milioni di visualizzazioni solo su Youtube.

Numeri inarrivabili per un filmaker "qualunque" certo... ma non voglio scrivere l'ennesimo articolo di encomio produttivo e qualitativo del lavoro di Blomkamp. Potete farvi un'idea voi stessi guardandolo.

Storie come quella del regista Sudafricano sono esemplari e rappresentano il giusto stimolo a sognare per qualunque aspirante cineasta. Gli abbiamo dedicato articoli e pagine e quest'ultima prova anticipa un tema che tratteremo in un futuro non troppo lontano, ovvero, quella dimensione ibrida che sta venendo a crearsi tra commercio e arte e che mi piace ribattezzare come Shortspot.

Chiarisco subito: spot e le pubblicità che hanno fatto la storia, e scuola, per inventiva, tecnica e genialità ne abbiamo viste parecchie in passato e pure oggi (cercando più che altro sul web). A chi di noi non sono scese delle lacrime o drizzati i peli sulle braccia, guardando uno spot assicurativo, di jeans, merendine o profilattici?

Siamo ormai giunti in una nuova Era, in cui si rovescia il concetto di pubblicità occulta o come è più consono chiamarla oggi nel mondo del marketing product placement. Siamo di fronte ad opere filmiche fatte e finite, fruibili indipendentemente ma con all'interno - e alle spalle - mega società commerciali che sostengono i progetti chiedendo in cambio l'impiego funzionale dei loro prodotti.

 

The Escape

Per il cinema avremmo decine di esempi ma spesso si confondono nello scenario e nella lunga durata. Talvolta invece, avviene l'opposto, rischiando di apparire palesemente come sponsor (pensiamo a marchi di auto in certi film soprattutto d'azione che, dal protagonista al cattivo fino alla casalinga o alla nonnina, sono in dotazione generale per ogni scena motorizzata). 

Con il cortometraggio, invece, la formula funziona meglio e opere come The Escape riescono ad incarnare magistralmente questo nuovo livello di cortometraggi ad alto investimento, questi Shortspot. Lo spettatore è letteralmente catapultato, sin dai titoli di testa, al centro di un film d'azione. La sensazione è quella di essere entrati in sala di proiezione con un ritardo imperdonabile e di assistere agli ultimi 10 minuti di quello che doveva essere certamente un gran bel action movie.

La trama

Un gruppo paramilitare in una qualunque metropoli del mondo - ma che probabilmente è Los Angeles - ha sequestrato una giovane donna. 

Motivo dell'azione, il fatto che la ragazza non è un'umana bensì il risultato brillante di un esperimento di clonazione, messo in atto da una società biochimica all'avanguardia. Braccati dall'FBI, i "terroristi" innescano una rocambolesca fuga servendosi di armi automatiche, elicotteri e mezzi d'assalto incaricati di aprire la strada.

Per chi? Ma per l'autista della fiammante BMW (impeccabile Clive Owen al volante) ingaggiato per l'occasione. Obiettivo, il trasporto dell'ostaggio fuori dall'esplosivo centro cittadino, mimetizzandosi con mezzi civili e anonimi. L'azione la fa da padrona assoluta in questa sorta di sneak peek per gli amanti dell'azione, tra sparatorie, elicotteri e montaggio alla Michael Mann... ma l'incognita del pilota - Mr.X - è in agguato e riserva delle sorprese... 

Mi astengo da giudizi perentori, anche se devo ammettere che opere del genere si discostano da quello che è l'essenza del cortometraggio; perlomeno da quello che piace a noi di LifeIzShort. Di cosa esso rappresenta per tutti gli autori con pochi mezzi, poco tempo e poco budget (spesso) e solo con un'idea o concetto da voler esprimere attraverso l'arte cinematografica.

Ma nemmeno si può ignorare quando l'effetto è - in questo caso come in altri - esplosivo e funzionale anche se per scopi elevati e ambiziosi come quelli puramente imprenditoriali... La catena alimentare insegna sempre e non si smentisce: basta una goccia di sangue nel mare perché gli squali arrivino...

Appuntamento a prestissimo con una nuova sezione di LifeIzShort dedicata agli spot che non hanno nulla da invidiare al cinema (corto)...

Bye bye