Short Tips and Happy New Year!

Ciao a tutti da KeyserSoze!! L'anno in arrivo ha in serbo molte novità interessanti per LifeIzShort... una di esse, sono io...

Schede, approfondimenti o, come in questo caso, consigli utili per una salutare dieta cinematografica! Rigorosamente a base di cortometraggi, s'intende...

Ma le chiacchiere - almeno in questo post - stanno a zero, quindi, eccovi una breve lista per allietare le vostre vacanze di fine anno!!!

I nostri short tips propongono una varietà di cortometraggi locali e internazionali, per tutti i generi e per tutti i gusti!

Buona visione e buon anno dal vostro KeyserSoze!!!

Foxed! - Canada 2013 - di James Stewart

Definito ‘uno splendido piccolo incubo‘, Foxed! racconta la storia della piccola Emily che viene rapita dalle volpi e viene costretta

a scavare in una miniera che si trova sotto a casa sua, mentre a casa sua…

Diventerà un film.

Lezione di Stile - Italia 2004 - di Franco Fraternale

La stazione della metropolitana. Su una panchina siedono un ragazzo, un signore anziano (Arnoldo Foà) e una ragazza.

Il signore si rivela ben presto essere un esperto borseggiatore che terrà una vera e propria lezione alla ragazza sull’arte del furto.

Last Call Lenny - USA 2016 - di Julien Lasseur

Gabe vive da solo, ha una tartaruga ed è un dj in una radio jazz in mezzo al nulla.

Ha raggiunto l’apice e preferisce uscire con un colpo di scena per evitare il lento declino che lo sta investendo.

Fortuna vuole che Lenny sia proprio uno che aiuta le persone come Gabe a uscire di scena in modo originale e programmato.

Non dimenticare le mie parole - Italia 2012 - di Riccardo Rabacchi

La storia è molto semplice: un pizza-boy deve fare una consegna, ma non è preparato a quello che troverà.

Il monologo, scritto da Tommaso Vimercati, rappresenta perfettamente il flusso di coscienza di un ragazzo dalle idee un po’ confuse.

Forse proprio un attore che interpreta un personaggio diverso ogni volta che cambia lavoro, ma che deve pagare il suo pubblico ordinando pizze a domicilio.

Inside - USA 2002 - di Trevor Sands

Personalità multipla.

More - USA 1997 - di Mark Osborne

More racconta la storia di un inventore/operaio intrappolato, come tutti, in una grigia e triste esistenza e nel suo alienante lavoro,

tirando avanti pensando ai felici momenti giocosi, presumibilmente d’infanzia.

Con la fissa di creare un marchingegno misterioso, capace di cambiare il mondo e la vita delle persone in meglio…

Girato in stop-motion, primo film in IMAX. Premio Oscar 1998 Il regista poi è diventato noto con Kung-fu Panda.

Offside - Israele 2005 - di Erez Tadmore & Guy Nattiv

Corto attualissimo sul conflitto israelo-palestinese, girato in Israele, nel mese di settembre 2005,

presso la zona di sicurezza che separa Israele e l'autorità palestinese.

Per radio un’immaginaria finale mondiale Brasile-Italia...

Wire Cutters - USA 2014 - di Jack Anderson

Un piccolo veicolo estrattore di una multinazionale viene spedito su un qualche pianeta lontano e anonimo per estrarne le risorse,

quando a un certo punto incontra il robot di una compagnia concorrente mandato lì con il suo stesso scopo.

La Legge di Jennifer - Italia 2012 - di Alessandro Capitani

A scuola, la maestra spiega la teoria dei caratteri ereditari e l'universo della piccola Jennifer, di soli 8 anni, si sgretola:

i suoi genitori, infatti, non le assomigliano per niente! Tormentata dal dubbio di essere stata adottata, la bambina decide di indagare.

Scopre, così, che il motivo di tanta differenza risiede nel fatto che mamma e papà sono stati completamente trasformati dalla chirurgia estetica…

Il Supplente - Italia 2006 - di Andrea Jublin

Un supplente si presenta con un'entrata da star in una classe di una scuola media superiore e inizia a provocare i suoi allievi scatenando un pandemonio.

In conclusione, un cortometraggio a cui sono molto legato: "Ryan" - USA 2004 - di Chris Landreth.

Ricordo che lo vidi tanti anni fa, forse nel 2005, alla Triennale di Milano in un evento Short But Great. Forse non lo compresi completamente al momento, ma rimasi così affascinato dalle potenzialità espressive che credo nacque in quell'istante questa mia passione...

Non solo la storia tragica di un talento rovinato, ma anche un esorciismo dalla paura della debolezza a cui tutti siamo sottomessi. Citando Landreth stesso:

“Siamo tutti fottuti, chi in un modo chi in un altro. Questo è ciò che rende la storia della nostra vita così interessante “.

E Landreth ci mostra perfettamente di cosa sta parlando: in “Ryan”, utilizzando la tecnica da lui stesso definita psico-realismo, in cui si riflettono gli stati mentali dei personaggi nel loro aspetto fisico, anche il regista è soggetto a cambiamenti mentre ascolta l’intervista di Ryan Larkin. Così Landreth riesce a capovolgere l’idea del film-documentario e le immagini fotorealistiche in 3D in una nuova forma, aprendo la porta a rinnovate possibilità di racconto per i film d’animazione. “Ryan” in realtà è un film sul passaggio dalla considerazione della realtà oggettiva e trascendente all’analisi del pensiero umano in tutte le sfumature emotive e psicologiche.

Un’opera cinematografica che ci fa vedere tutti i piani dell’incredibile complessità, del caotico disordine, affascinante, ma sempre conflittuale, che, con un termine ottocentesco, continuiamo a chiamare “natura umana”. Capolavoro e anche premio Oscar nel 2005.