Un Cane Andaluso

(1928) di Luis Bunuel

Il primo film di Bunuel, scritto insieme all'amico Salvador Dalì, è subito diventato il manifesto del Surrealismo e si può considerare il più celebre film d'avanguardia del mondo.

E' il 1928 e i due geniali artisti sono ancora degli emeriti sconosciuti. Spagnoli di nascita ma parigini di adozione, vivono nella capitale francese in un momento storico di estremo fermento culturale. L'Europa, e Parigi in particolare, sono il centro dell'universo artistico. Il luogo dove tutto confluisce prima di eplodere..

Grazie al favore economico della madre, il giovane Bunuel ottiene i finanziamenti necessari per avviare il suo progetto. Il cortometraggio si apre con una delle più scioccanti immagini della storia del cinema. Una scena destinata ad imprimersi nell'immaginario del secolo cinematografico a venire.

un cane andaluso

 

 

Un uomo intento ad osservare la luna piena da un balcone, affila un rasoio e rientra in casa. Giunto alle spalle di una donna seduta e impassibile le recide il bulbo oculare. Il montaggio alterna il gesto del rasoio, con l'immagine di un sottile strato di nuvole che copre la luna fuori, tagliandola in due come l'occhio (che nella realtà era quello di un bovino...).

 

 

 

 

 

Cosa vuole dirci Bunuel?

Le interpretazioni e i dibattiti si sono susseguiti numerosi nei decenni e le considerazioni non si placano ancora oggi. 

  • Forse una violenta affermazione di rottura con il passato? (in campo artistico)
  • O che l'affermarsi di nuove visioni e linguaggi quali Dadaismo e Surrealismo fossero la nuova via da seguire per guardare, esprimere e riflettere?
  • Riflessione filosofica sui limiti della vista, dello sguardo e delle percezioni dell'individuo?
  • O ancora la critica verso una società borghese rigida e conservatrice che bloccava ogni libertà espressiva attraverso dogmi ormai obsoleti, pronti per essere distrutti?
  • In ultimo, le considerazioni ed analogie dovute all'emergere della psicanalisi in Europa. Il debito dei surrealisti con essa è stato ampio e la ricerca tesa più a tradurre in immagini i sogni e l'inconscio, trovava nuovi e stimolanti temi in questo nuovo campo di studi.

Il grande regista francese Jean Vigo - che ne fu un estimatore - elogiava Un cane andaluso come parabola di "coscienza sociale. Riflessione sull'Eros negato e intralciato, condizionato da istituzioni e convenzioni morali e sociali."

 

 

Dopo il feroce avvio, il cortometraggio è un susseguirsi di scene, associazioni e immagini simboliche; allusioni sessuali e pulsioni di morte sui desideri e le ossessioni dell'individuo. L'apparente nonsense narrativo, richiama il flusso onirico di una mente addormentata e così procede per immagini.

Si narra che il progetto fosse stato, da subito, così pensato dai due geniali artisti: sulla base di due loro sogni, procedere nella scrittura senza un logico e razionale schema narrativo.

In contrasto con il paradigma classico e tradizionale, si concessero una sola settimana per scrivere una sceneggiatura senza costruzioni forzate o ponderate, abbandonandosi a stimoli, desideri ed ispirazioni irrazionali del loro inconscio e subconscio.

 

 

Un chien Andalou

Nonostante siano molti i critici, i pensatori e le recensioni che ne elogiano la potenza, quasi tutti si astengono dall'interpretarne i messaggi e i simboli.

Siamo in parte d'accordo, perché è giusto che sia lo spettatore a fruirne gli scenari e i messaggi attraverso il proprio IO interiore.

Ma, nonostante lo stesso Bunuel voglia convincerci di essersi affidato unicamente a pulsioni irrazionali, ci riesce difficile crederlo, e per l'indole provocatoria dell'autore, e per l'evidente simbolismo delle scene e del loro montaggio associativo.

 

Come ignorare la potenza e la logica metaforica della mano che stringe un pugno di formiche brulicanti, per poi trasformarsi poco dopo in una strada affollata inquadrata dall'alto che ne richiama le stesse forme (e luci) e al cui centro, un ragazzo raccoglie proprio una mano mozzata.

O il continuo litigio tra i due amanti, incapaci di comunicare, imprigionati in un appartamento da cui assistono al divenire esterno a cui si sottraggono. Il balcone è un piedistallo da cui è possibile solo osservare la morte del desiderio e delle ossessioni. La fuga, il tempo, lo stallo finale.

Lo scrigno misterioso che passa di mano in mano tra passato, presente e futuro che in realtà non hanno valore se non quello di uno stimolo (forse artistico e intellettuale) andato perduto e in una dimensione incerta.

Lo scontro con il proprio doppio (passato? futuro?) e il suo omicidio. Il presente che sembra preferire una comoda e rassicurante immobilità sociale e culturale.

Il lepidottero testa di morto (reso celebre nel 1991 da Jonathan Demme con quello che sembra l'ennesimo omaggio ne Il silenzio degli innocenti) e le carcasse di cavallo sul pianoforte. Le didascalie temporali contraddittorie e lo shaker dal muro, segni che appaiono e bocche che spariscono. Tracce, corpi, simulacri.

Una galleria travolgente di immagini e scene che a pieno titolo sono entrate nel mito e nella storia del cinema. Tematiche care al regista, presenti fino alla conclusione della sua carriera.

 

 

Influenze determinanti dal Primo manifesto del surrealismo (1924) di André Breton , LautrèamontFreudKeatonMagritte e Mirò, solo per citarne alcune.

Nonostante Un cane andaluso sia divenuta l'opera simbolo del Surrealismo cinematografico (e non solo) va detto che il primo film di questa corrente è da ricondurre all'opera Emak-Bakia (1926) del pittore Man Ray 

Musicato solo nel 1960 dopo che Bunuel ne cedette i diritti, con musiche di Wagner e tanghi argentini.

Entrambi gli attori/amanti protagonisti del corto sono morti suicidi, anche se a distanza di 20 anni. Pierre Batcheff per overdose di farmaci (1932) mentre Simone Mareuil immolandosi viva tra le fiamme nel 1954.

Le tante immagini enigmatiche e potenti sono state utilizzate nel corso degli anni in numerosi videoclip e video musicali. Il celebre gruppo alternative rock dei Pixies gli ha dedicato la canzone Debaser

 

Pixies - Debaser

Got me a movie

I want you to know
Slicing up eyeballs
I want you to know

Girlie so groovy
I want you to know
Don't know about you
But I am un chien andalusia

I am un chien andalusia
I am un chien andalusia
I am un chien andalusia

Wanna grow up to be
Be a debaser
(Debaser)
Debaser